decompressione-subacquea

Che cos’è la decompressione

Con l’articolo di oggi vorremmo parlare di subacquea, parlando di decompressione, un termine che compare con frequenza nel mondo dei sub e più in generale delle immersioni.

Quando un subacqueo si immerge, il suo corpo inizia ad assorbire azoto. Questo fenomeno è stato compreso e studiato e risponde alla legge di Henry. Senza entrare troppo nei dettagli la legge stabilisce che quando la pressione ambiente aumenta, come nel caso dell’immersione, il nostro corpo assorbe gas, nello specifico l’azoto.

Quando si risale invece, la legge di Henry ci dice che succede l’esatto inverso ovvero che l’azoto non viene più assorbito bensì espulso. Anni di studi hanno permesso di capire come decomprimerci in sicurezza ovvero come risalire da un’immersione senza che l’azoto che esce dai tessuti crei dei problemi o delle bolle nel nostro corpo. Se facciamo calare la pressione ambiente troppo rapidamente rischiamo infatti che l’azoto esca troppo “velocemente” come se aprissimo una bottiglia di coca cola di colpo!

Ogni immersione quindi è, se vogliamo essere pignoli, un’immersione in decompressione quindi. La subacquea ricreativa ci impone di seguire tempistiche e tabelle che permettono tempi di fondo tali per cui la decompressione avviene risalendo alla velocità comunemente accettata dalla subacquea senza bisogno di tappe o soste. Questo è il motivo per cui è così importante rispettare la velocità di risalita, i tempi di fondo e la programmazione dell’immersione.

La subacquea tecnica invece, superando i tempi di fondo canonici, fa assorbire al nostro corpo talmente tanto azoto che la decompressione in sola risalita non basta; si aggiungono quindi delle tappe obbligatorie a diversi metri dette tappe di decompressione. Queste tappe sono obbligatorie e fondamentali per permettere al nostro corpo di liberarci dell’azoto in eccesso per poter così ritornare in superficie in sicurezza. La subacquea tecnica inoltre utilizza anche altri metodi come miscele di gas diverse, sia per l’immersione che per la decompressione, per minimizzare la quantità di azoto assorbita, limitarne gli effetti narcotici e rendere la decompressione più efficace e rapida. Per questa ragione è fondamentale seguire corsi di formazione e non praticare immersioni per cui non si ha la formazione adatta.

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