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10 falsi miti sulla subacquea

Si sa che ogni sport ed ogni attività hanno i propri miti o le proprie leggente metropolitane, la subacquea non fa eccezioni!

Anche se non si tratta di leggende famose come alligatori nelle fogne o foto di presunti yeti, vogliamo comunque sfatare alcuni miti o pregiudizi che potrebbero farvi guardare con sospetto un mondo che, in realtà, è molto bello ed affascinante.          
Se sei un subacqueo e vuoi scoprire di più su questi miti e leggende, oppure se sei una persona che è incuriosita da questo mondo e vuoi saperne di più, questo articolo fa esattamente al caso tuo!      

 1. FARE SUBACQUEA È COMPLICATO         

Per quanto possa sembrare difficile in realtà la subacquea è uno sport piuttosto semplice. Ci sono delle nozioni teoriche da imparare soprattutto nel corso base ma non sono nulla di complicato. Inoltre i passi e gli sviluppi tecnologici hanno reso la teoria della subacquea più semplice rispetto al passato, basti pensare, ad esempio, che l’uso delle tabelle delle immersioni, usate in passato per pianificare tempi e profondità, sono state ormai rimpiazzate dall’uso dei computer subacquei in quasi tutte le didattiche. Questo ha reso molto più snello l’insegnamento e meno macchinosa la pianificazione.       

Anche i materiali didattici si sono poi evoluti. Sempre meno scuole tendono a svolgere le noiose lezioni frontali in aula, si usano invece moderni supporti didattici interattivi, ricchi di filmati e foto, che permettono un apprendimento più flessibile e leggero senza sacrificare i contenuti!
L’attrezzatura infine è piuttosto semplice da usare e non richiede particolari abilità che non siano tirare delle cordicelle o premere dei bottoni!

2. PER INIZIARE A FARE SUBACQUEA SI DEVE COMPRARE TUTTA L’ATTREZZATURA

Certamente no! Assolutamente no! Una scuola di sub seria deve offrire tutta l’attrezzattura da capo a piedi, non si può pensare che una persona alle prime armi sappia cosa comprare. Sempre più club o scuole sub offrono tutta l’attrezzattura necessaria.      

3. PER FARE SUBACQUEA SI DEVE ESSERE DEGLI ATLETI

Ci dispiace infrangere questo mito. Se chi si iscrive ad un corso di sub si aspetta di trovare di fronte a se dei bronzi di Riace, dei marines con corpi scolpiti da mille battaglie, dei Rambo con le pinne… beh, allora andrà incontro a delle cocenti delusioni! Il subacqueo medio non è assolutamente un atleta di livello, anzi…
Con questo non si vuol dire che è un bene fare subacquea essendo dei relitti da punto di vista fisico, anzi, vogliamo soltanto precisare che non richiede delle abilità fisiche fuori dal comune.  Essere in forma, va sempre bene, adottare uno stile di vita sano, ancora di più. Se la subacquea vi spingerà a farlo allora avrà un doppio vantaggio per voi, ma di base non richiede l’essere dei superman o delle wonderwoman se si pensa che l’età minima per iniziare a divertirsi con le bombole sono otto anni…

4. CI SONO DEI RELITTI INFESTATI DAI FANTASMI

Sebbene molti relitti vengano messi di proposito sul fondo del mare con lo scopo di attirare vita marina e farci poi delle immersioni sopra, la storia di alcuni di essi è molto più tragica. La presenza di alcune navi sul fondo dei mari è legata a delle tragedie, navi affondate in scenari di guerra, in incidenti oppure per errori del capitano che la governava. Indipendentemente dalla causa che ha portato queste navi a riposare per sempre negli abissi marini, sta di fatto che in certi casi anche membri dell’equipaggio e passeggeri abbiano perso la vita tragicamente. Relitti di questo tipo hanno alimentato leggende secondo cui su certe navi si sentirebbe ancora l’equipaggio governare per la nave, suoni di pianoforte e chi ne ha più ne metta! Non vi sono prove scientifiche a supporto di questi relitti infestati, sta di fatto, però, che in alcune zone del mondo, come Indonesia o Africa, potrebbe essere difficile trovare delle guide disposte a guidarvi in questo tipo di relitti perché molto superstiziose o rispettose dei defunti. Indipendentemente che crediate o meno ai fantasmi, sta di fatto che questi relitti sono dei luoghi da visitare con rispetto e discrezione, con una storia spesso tragica che vale la pena di conoscere e scoprire.

5. IMMERSIONI SI FANNO SOLO AL MARE

Fortunatamente non è così. Ci sono immersioni meravigliose in acqua cristallina che vengono fatte in fiumi o laghi. Basti pensare che ci sono club subacquei anche in Austria o Svizzera che non sono bagnante da nessun mare. Per gli amanti di immersioni particolari si possono fare anche immersioni in miniere o cave allagate!  In poche parole non importa dove vivi, se al mare in montagna o in città, avere un brevetto di subacquea è sempre una buona idea.

6. BISOGNA ESSERE NUOTATORI ESPERTI PER FARE SUBACQUEA  

Senza entrare nella filosofia di che cos’è un nuotatore esperto per fare subacquea sono richieste in genere due prove attitudinali di acquaticità. La prima consiste nel galleggiare per 10 minuti e la seconda consiste nel nuotare, come si vuole, per 200 metri non cronometrati. Sono senza dubbio delle prove alla portata di chiunque abbia frequentato un corso di nuoto base.

7. NELLE BOMBOLE C’E’ OSSIGENO PURO 

No, nelle bombole per la subacquea ricreativa non c’è mai ossigeno puro. In generale c’è aria, si hai capito bene aria compressa che ha una percentuale di ossigeno pari al 21%. I subacquei certificati Nitrox invece possono usare delle miscele contenenti più ossigeno ma fino ad un massimo di 40%. Se delle bombole contenessero una quantità di ossigeno maggiore al 40% si parla di subacquea tecnica che richiede tecniche e brevetti specifici.

8. NON CI SI PUO’ IMMERGERE DA SOLI  

Sicuramente un subacqueo che legge questo punto starà già storcendo il naso. Fammi spiegare bene questo punto, ogni didattica, richiede che vi sia un compagno di immersione. Sicuramente è una pratica sacrosanta e che va rispettata. Va detto però che ci sono delle figure professionali come le guide e gli istruttori che di fatto si immergono da soli anche se sono in gruppo! Cosa voglio dire? Voglio dire che, nonostante siano in acqua con altre subacquei, questi subacquei spesso non sono in grado di far fronte ad un’eventuale problema che l’istruttore potrebbe avere! Che fare allora? Le soluzioni sono diverse, si potrebbe seguire un corso che insegnani ad essere dei subacquei indipendenti, con dei ben precisi limiti di profondità e attrezzatura, oppure si potrebbe pensare ad affiancare un assistente alla nostra guida o al nostro istruttore. In definitiva non è vero che non ci si può immergere da soli, è, però, una pratica che richiede formazione attrezzatura e regole particolari e ben precise.

9. È FACILE CHE IN IMMERSIONE SI RESTI SENZ’ARIA          

Forse una delle paure più diffuse ma anche uno degli scenari più improbabili. Scoprirai infatti, se seguirai un corso di sub o farai un’immersione di prova, che i subacquei fanno diversi controlli prima e durate l’immersione per assicurarsi una sufficiente scorta d’aria. Esistono poi anche delle tecniche piuttosto semplici che permettono di gestire in sicurezza un evento così improbabile come l’esaurimento dell’aria.

10. GLI SQUALI SONO PERICOLOSI PER I SUBACQUEI          

Nel 1975 il film “Jaws”, meglio conosciuto in Italia come “Lo Squalo”, ha sconvolto il rapporto con il mare e queste creature marine, scolpendo nella nostra mente l’immagine di fredde macchine assassine e mangiauomini. Questa immagine è così forte che ancora oggi molte persone sono spaventate dall’idea di incontrare questo tipo di animali. Questo punto non vuole solo sfatare questo mito ma vogliamo proprio farti incuriosire e proteggere queste creature marine. Esistono al mondo poco meno di 500 specie di squali e soltanto 5 di esse sono responsabili di incidenti con gli esseri umani. La causa di questi incidenti non è mai il fatto che lo squalo volesse mangiare l’uomo. Semplicemente il malcapitato è stato scambiato per una preda. Un surfista visto dalla prospettiva di uno squalo ha un’apparenza molto simile ad una foca o ad una tartaruga marina, che sono invece abitualmente sul menù di questi animali.          

squali

Capirai bene che un subacqueo che emette bolle è ben diverso da tutto ciò che uno squalo può avere nella sua dieta abituale! Durante le immersioni con gli squali poi, le guide subacquee spiegano meticolosamente ai subacquei i comportamenti da tenere in modo tale da approcciarli con rispetto e senza innescare istinti predatori nell’animale. Per la maggior parte dei subacquei, incontrare uno squalo sott’acqua è una delle esperienze più belle che si possano avere che va a creare un indelebile ricordo nella mente e nel cuore.         
Gli squali, infine, sono per natura animali schivi che ricoprono un ruolo fondamentale negli ecosistemi, l’uomo è tristemente la vera minaccia e pericolo nei mari, responsabile dell’uccisione di oltre 100 MILIONI di squali! Per questo motivo molte specie di squalo sono protette e la loro pesca vietata.

Speriamo che tu abbia ora un’idea più chiara della subacquea, prova a scoprire questo mondo fantastico con una prova in piscina oppure in mare, scopri come contattandoci via mail.